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HELP!!!Photograpers from 2001 Worlds in Spain

Thread Status: Hello , There was no answer in this thread for more than 60 days.
It can take a long time to get an up-to-date response or contact with relevant users.

cjorca

New Member
Nov 8, 2003
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I am trying to find out who were the official photograpers in Ibiza, Spain for the 2001 World Championships. At the end of the week they had a slide show of all the photos and we we able to order which ever ones we wanted. Each photo had a code in the corner, which was the initials of the photographer ( I think there were 2 official photographers) I had filled out the order form and submitted the $$$ for them. I have not heard nor recieved anything. I have been searching everywhere, on how I might find either photogtrapher. ( even bugged poor Sebastian to death about this). If any one out there has any info, please let me know. I was hoping to also fine out if there was a video of the 2001 Worlds made. :confused:
any info would be greatly appriciated:D
 
Is there any Spanish contact for parts of the organizing in Ibiza? Who was the Spanih AIDA contact in Spain at that time? I could help to track them down if I had a starting point.

Adrian
 
I found this article on the World Championships in 2001, but I don't speak spanish, so I can't really translat it. However there was photos of 2 women, who were in the interview, so maybe they could be a contact? Silvia Dal Bon and Manuela Acco

I don't know, I also found Rai Uno " Ibiza World Cup " 2001. I seem to have a recollection on "uno" on one of the sample photos on the preview photos, but I'm not positive. When I look Rai Uno on google, it comes up to a Spanish Webpage for a production co I think. I don't know, its like looking for a needle in a haystack :(
Any suggestions?

IBIZA 2001: SILVIA DAL BON E MANUELA ACCO

Autore: Giorgio Volpe

Data di pubblicazione: 25-11-2001




Silvia Dal Bon
AM: Allora Silvia, come hai vissuto l'esperienza del Mondiale?

Silvia Dal Bon: L'esperienza del mondiale è stata interessantissima!
Come prima cosa ho notato che la prospettiva di dovermi confrontare con un appuntamento così importante mi ha dato una grande carica durante gli allenamenti.
Mi ero riproposta di realizzare in gara un -48 metri nella prova di assetto costante ed invece... sono riuscita a fare di più (-51 metri) portando addirittura il mio personale a -53 metri.
In secondo luogo, ho visto finalmente come si svolge una gara: prima d'ora, infatti, non avevo partecipato a nessuna competizione.

Mi sono resa conto quindi delle difficoltà che si possono incontrare nella preparazione il giorno della gara: infatti, ogni atleta ha un orario di partenza (official top) ben definito e che non può essere modificato. Ciò crea problemi nel caso in cui si arrivi al momento del via senza sentirsi pronti al tuffo nell'assetto costante o all'ultima inspirazione nella prova di apnea statica .
Non partire al Top significa la squalifica!
Ma la cosa più bella in questi giorni di allenamento e gara è stata la mia squadra!
Con le mie compagne ho condiviso tutto: gioie, delusioni, pasti saltati, medicine per raffreddori, vestiti, serate e alzatacce. Ci siamo divertite e sostenute a vicenda e quest'esperienza vissuta insieme ci ha unito molto e ha fatto di noi una vera squadra.

AM: Sin dalla prova di assetto costante avete dimostrato di essere la squadra da battere. Poi, la discussa squalifica nella prova di statica ha compromesso parzialmente il risultato facendovi finire in terza posizione. Che cosa puoi dirci in proposito?

Ci sono rimasta malissimo quando accanto al mio nome sul tabellone ho letto 0,00, le mie compagne hanno fatto di tutto per starmi vicino e tirarmi su, ma la prova incriminata era proprio la mia.
Poi ho vissuto l'esperienza del ricorso e l'ulteriore delusione di trovarmi di fronte a giudici che per quanto chiedessi le ragioni di una decisione così penalizzante non rispondevano alle mie domande e ridevano - di cosa, poi, non l'ho proprio capito [n.d.r. neanche noi]. Sono uscita dalla stanza senza capire a cosa fosse servito presentare ricorso.
Poi tutta la mia delusione si è trasformata in rabbia quando, a mente fredda, ho analizzato le cose che mi erano state dette. Il giudice italiano (una donna), quella sera stessa mi ha cercato per dirmi che per lei la prova era valida, che dal video non appariva una perdita di controllo motorio, che ero affaticata ma non in "samba", però, dato che aveva scarsa esperienza, preferiva delegare il suo giudizio ai giudici francesi.
Bene! Questo è costato alla mia squadra il terzo posto!

Silvia in risalita dalla prova di assetto costante a Ibiza
Ora però mi chiedo:
Ma se un giudice può delegare ad altri il suo voto, saremo mai certi dell'imparzialità della commissione?
Perché non si formano giurie con giudici di diversa nazionalità? Perché non si formano giurie composte da veri giudici visto che ai mondiali uno di loro non rientra nelle liste dei giudici AIDA 2001? Perché i giudici non sono tutti sullo stesso pianoe c'è qualcuno che ha più potere degli altri?
Ed infine: perché tutto ad un tratto il video ufficiale non ha più valore e ci si basa sul ricordo del giudice che ha visto di persona e che può essere tradito due volte, dai sensi prima e dalla memoria poi?
Quando ci si pongono tutte queste domande, sorge il sospetto che nella minoranza di quella giuria si fosse già formata una maggioranza, come accade in politica.
Forse è proprio per questo che è calata un po' a tutti la voglia di partecipare a competizioni AIDA: manca quella serietà che abbiamo messo noi in un anno di allenamenti.
In ogni caso, prendo tutto questo come una bella lezione, c'è sempre da imparare e una cosa l'ho capita: apnea non è AIDA.
Un sacco di persone un po' di tutti i paesi ci hanno dato il loro appoggio e solidarietà ed è per queste persone e per l'amore per l'apnea che è sempre vivo in me che continuerò ad allenarmi.

Un'ultima battuta sui tuoi progetti futuri?

Ho veramente tante cose in testa, forse troppe! L'apnea comunque occupa uno dei primissimi posti.
Quest'anno vorrei curare meglio l'allenamento sia a secco che in acqua, migliorare la pinneggiata che non è delle migliori e mi piacerebbe cogliere molte delle occasioni per l'allenamento in costante che ci hanno offerto molti ragazzi e ragazze incontrati al mondiale. Abbiamo ricevuto molti inviti, anche a Nizza dalle ragazze francesi che sono stupende e fortissime, per fare allenamenti insieme.
Con questi propositi spero non mi sarà difficile, migliorare il mio record personale in costante!



Manuela Acco
Manuela, le tue impressioni su questa esperienza con la squadra azzurra.

Come già ben sapete i nostri risultati sono stati penalizzati da una giuria che si è dimostrata estremamente di parte e non propriamente competente. Penso che situazioni del genere non si debbano più ripetere in futuro perché così si penalizza il vero valore dello sport. Ci tengo a sottolineare che il problema non è mai esistito tra noi atleti (di tutte le nazioni), ma solo tra alcuni giudici che dovrebbero, a mio avviso, lasciare spazio a chi vuol fare questo mestiere libero da pregiudizi o da pressioni esterne.
Detto questo, eliminiamo i rancori e godiamoci pienamente la vittoria della nostra squadra maschile e la comunque splendida prestazione di questa esordiente squadra femminile italiana. Abbiamo fatto proprio una bella figura!
La cosa che più mi rimane dentro è la crescita che abbiamo fatto insieme io e le mie compagne: dagli allenamenti, alle selezioni, a tutti i momenti trascorsi insieme nel periodo del mondiale. Quello che a mio avviso conta di più in una gara di squadra è proprio il clima che si crea all'interno del gruppo, che deve essere positivo, stimolante, ricco di dialogo, di affiatamento, di comprensione, di gioco e di ironia.


Foto cortesia: Team of Finland
Questo perché la pressione della gara è altissima e la consapevolezza che la propria prestazione è determinante per il risultato della squadra crea un senso di responsabilità in ogni atlteta e, allo stesso tempo, una grande complicità che lega i componenti dello stesso team. Tra noi si era creata una situazione ideale e la nostra fortuna è stata anche quella di poterci allenare e poter condividere le nostre esperienze con i super-atleti della squadra maschile: un bel vantaggio! Anche perché, oltre a trarre beneficio dagli insegnamenti di atleti di calibro mondiale, abbiamo potuto usufruire di ottimi suggerimenti per la gestione di una gara di squadra, dal momento che questa era per loro la terza esperienza mondiale.Fondamentale è stato il lavoro svolto del Dott. Lorenzo Manfredini, che si è occupato quotidianamente delle nostre condizioni psico-fisiche, così come importantissimo è stato tutto il lavoro dello staff: dall' allenatore, al medico, agli assistenti.
La cosa più emozionante è stata quella di condividere questa esperienza con altre persone provenienti da tutto il mondo che, come per magia, si sono ritrovate tutte lì per mettersi alla prova, a soffrire e a gioire per le proprie prestazioni e per quelle della propria squadra. Bei momenti, anche perché ti ritrovi vicino le persone più disparate: dall' inossidabile over-50 israeliano alla mitica mamma statunitense che compete ai mondiali assieme alla figlia.

Una battuta sui tuoi programmi futuri e una sull'apnea....

Programmi futuri: continuare l'allenamento per partecipare alle prossime competizioni nazionali e non.
L'apnea: uno sport bellissimo che porta alla riflessione, all'introspezione, insegna ad ascoltarsi e nello stesso tempo stimola a tirar fuori la forza e la grinta che stanno dentro ciascuno di noi, qualità che poi si rivelano fondamentali nella vita quotidiana.

Grazie ragazze, siete il nostro orgoglio: continuate a farci sognare!
 
Cali,
This is Italian, and the girls are Italian freedivers, so no luck there...

Adrian
 
Sebastian,

I found this on your web site, Rai Uno "Ibiza world cup" (uwphoto), 2001.

Do you have any info on this? Is he/she on of the u/w photographers?
 
Thanks Sebastian,
I found those on your web-page. Is there any way to contact that film crew?
 
Adrian,

Bill gave me this contact for Spain.

Herrara Caudet

Can you do anything with this?
 
Olivier Herrera; wasn't he the main organizer of Ibiza 2001?


Eric Fattah
BC, Canada
 
Olivier Herrera is a head honcho in the Apnea section of CMAS here in Spain. I'll contact him as well to see if he can help.

Adrian
 
Cali,

Olivier said that there were two official photographers:

Fabrice Dall'Anesse (italo-alemán)
Alberto Muro Pelliconi (Italiano)

They are the two official photographers of Umberto Pelizzari.
You'll probably have to look them up via Umberto's website to contact them.

Olivier himself has around 70% of the images duplicated so if you can tell what you are looking for exactly maybe he has it.

Adrian
 
Awsome, Adrian, thanks so much, I've sent and e-mail directly to Alberto Muro Pelliconi. And sent and e-mail to Olivier. Hopefully I'll get lucky. Thank you so much:D
 
The two pictures in the italian interview I wrote in 2001 were taken from the 40 minutes video filmed by RAI UNO, which is our first national TV channel.

By the way, I have that documentary on CD... it's not a good quality tvrip, but its still interesting. If someone is interested I could share it with Emule).

I remember that someone of the Finland Freediving team took many many pictures and I'm pretty sure they're still online somewhere.

Joefox
 
Ok, you're welcome.

I'll copy the file onto my hard-disk and post the edolink later.

Joefox
 
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